Chiara Ferragni

Via libera al Ddl Beneficenza: la reazione di Chiara Ferragni

Il Consiglio dei ministri ha approvato il cosiddetto "Ddl Ferragni". Ecco che cosa prevedono le norme e che cosa ha detto l'influencer travolta dalle polemiche per il caso del pandoro e delle uova di Pasqua

Dopo il caso del pandoro Balocco che ha visto coinvolta Chiara Ferragni, il Consiglio dei ministri ha approvato il Ddl Beneficenza. Si tratta di un disegno di legge che introduce norme e sanzioni per garantire maggiore trasparenza nelle operazioni legate ad attività di beneficenza e solidarietà. Le nuove regole varranno anche per gli influencer. Infatti, la legge è stata ribattezzata “Ddl Ferragni”. Ma che cosa prevede?

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Che cosa prevede il Ddl Beneficenza

Il testo del Ddl Beneficenza è composto da 4 articoli. Le norme disciplinano le informazioni che i produttori sono tenuti a dare sulle attività di beneficenza, le modalità e i tempi di comunicazione all’Autorità garante per il mercato e la concorrenza. Per chi non rispetta la legge sono previste sanzioni da 5.000 a 50mila euro. Il 50% del ricavato delle eventuali sanzioni servirà a iniziative solidaristiche.

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha spiegato che il ddl disciplina “l’obbligo di riportare sulle confezioni, anche tramite adesivi, alcune informazioni specifiche tra cui l’importo complessivo destinato alla beneficenza, ovvero il valore percentuale sul prezzo di ogni singolo prodotto”.

Ha aggiunto che il consumatore dovrà sapere “con certezza” quale parte del ricavato andrà a iniziative solidaristiche. Le norme, inoltre, stabiliscono che i soggetti, sia produttori di beni che professionisti, dovranno “comunicare all’Antitrust che intendono attivare questa attività promozionale e il termine entro cui è stato effettuato il versamento dell’importo”.

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Enti del Terzo settore esclusi dalle nuove regole

Il ministro Urso ha poi spiegato che gli obblighi previsti dal disegno di legge in materia di trasparenza sui prodotti venduti con finalità di beneficenza “non riguardano le attività da parte degli enti non commerciali”. Per questi ultimi, ha detto, ” per i quali “resta vigente quanto previsto dal codice del terzo settore, né gli enti appartenenti alle confessioni religiose”.

Ddl Beneficenza: la reazione di Chiara Ferragni

Dopo che si è diffusa la notizia del via libera alle nuove norme, Chiara Ferragni, che è finita in un vortice di polemiche per i casi legati al pandoro Balocco, alle uova di Pasqua Dolci preziosi e per la bambola Trudi, e che è indagata per truffa aggravata, ha commentato: “Sono lieta che il governo abbia voluto velocemente riempire un vuoto legislativo”.

L’influencer ha aggiunto: Quanto mi è accaduto, mi ha fatto comprendere come sia fondamentale disciplinare con regole chiare le attività di beneficenza abbinate alle iniziative commerciali. Questo disegno di legge consente di colmare una lacuna che da una parte impedisce di cadere in errore, ma dall’altra evita il rischio che da ora in poi chiunque voglia fare attività di beneficenza in piena trasparenza desista per la paura di essere accusato di commettere un’attività illecita”.

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