Tavolo lavoro Libere e uguali

Libere e uguali: il secondo incontro sul lavoro

Lo scorso 10 maggio si è svolto il secondo incontro del nostro progetto Libere e uguali. Il tema? Il lavoro. E come renderlo più inclusivo, equo e sicuro per noi donne

Lo step pratico del progetto Libere e uguali

Lo scorso 10 maggio, al numero 7 di via Festa del Perdono, si è svolto il secondo tavolo di lavoro del nostro progetto Libere e uguali. Per una nuova idea di parità, in collaborazione con l’associazione D.i.Re – Donne in Rete Contro la Violenza – e l’Università degli Studi di Milano. Il tema? Il lavoro. E come renderlo nella pratica più inclusivo, equo e sicuro per noi donne. Sgombro da tutti quegli ostacoli che, come emerso dal nostro Osservatorio sui diritti, ci rallentano in ogni fase della nostra carriera.

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Il lavoro per le donne è ancora una corsa a ostacoli

All’inizio, quando dobbiamo scegliere il percorso di studi e poi affrontare i colloqui d’assunzione (con relative domande illegittime). Durante, mentre ci destreggiamo tra ufficio e lavoro di cura al pari di un’equilibrista (con annessi stipendi inferiori, battute sessiste e sostegno pressoché inesistente). Persino alla fine, quando dobbiamo fare i conti con il gap pensionistico o con un licenziamento che – in quanto donne over 50 – ci inabissa tra i dimenticati dal mercato del lavoro.

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Unire le voci e separare i provvedimenti

Per ciascuna delle istanze emerse dal nostro sondaggio abbiamo individuato soluzioni concrete. Come? Mettendo in dialogo le idee, le esperienze e le competenze di una pluralità di persone e realtà: istituzioni, docenti, aziende, scrittrici, esperti di giurisprudenza, associazioni, centri anti-violenza, studenti. E infine noi, divulgatrici, con il compito di unire le voci e separare i provvedimenti, affinché – conquista dopo conquista – il lavoro per le donne smetta di assomigliare a una corsa a ostacoli. Seguici lungo il percorso!

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I partecipanti al secondo tavolo di lavoro

Il nostro incontro sul lavoro ha coinvolto rappresentanti di realtà diverse, nella convinzione che solo mettendole in dialogo si possa produrre un’azione di contrasto alla violenza e alle discriminazioni di genere ancora più efficace.

  • Maria Sole Aliotta, Human Resources Director di Mundys
  • Anna Chiara Lucchini, Head of Group Leadership Development and Academy di Generali
  • Anna Maria Tartaglia, co-chair W7
  • Ulrike Sauerwald, responsabile Centro studi Valore D
  • Alessia Cappello, assessora allo Sviluppo economico e politiche del lavoro del Comune di Milano
  • Azzurra Rinaldi, docente di Economia Politica Università Unitelma Sapienza di Roma
  • Marta Stella, scrittrice
  • Elena Biaggioni, vicepresidente Associazione nazionale D.i.Re.
  • Mariangela Zanni, consigliera Associazione nazionale D.i.Re.
  • Costanza Nardocci, docente di Diritto costituzionale all’università Statale Milano
  • Giulia Bertoli, studentessa di Giurisprudenza e tavolo sulla Parità di genere università Statale Milano

Con la collaborazione scientifica di Università degli Studi di Milano

Consulenza di: D.i.Re

Partner: Banco BPM, Biorepack, Generali, Gruppo FS, Jeep, Mundys

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