Festa di Qingming in Cina

Il caro estinto “risorge” grazie all’intelligenza artificiale: boom in Cina

Sempre più famiglie in Cina ricorrono all'intelligenza artificiale per far "tornare in vita" i propri cari defunti

Nei giorni scorsi milioni di persone in Cina hanno fatto visita ai loro defunti in occasione della festa di Qingming, tradizionale ricorrenza durante la quale le famiglie onorano i propri antenati pulendo e prendendosi cura delle loro tombe e rendendo omaggio attraverso offerte e rituali. Quest’anno però c’è chi ha optato per un modo semplice ed economico per “riportare in vita” il caro estinto. L’aiuto arriva dall’intelligenza artificiale che per soli 20 yuan (2,50 euro) permette di farsi creare un avatar digitale in movimento della persona defunta. A tal proposito uno sviluppatore di software ha dichiarato su Weibo di aver già aiutato più di 600 famiglie a “raggiungere” in questo modo i loro cari in occasione della ricorrenza.

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L’intelligenza artificiale per “resuscitare” la figlia

Il cantante taiwanese Bao Xiaobai ha utilizzato l’intelligenza artificiale per “resuscitare” sua figlia di 22 anni, morta nel 2022. Nonostante avesse solo una registrazione audio della ragazza che pronunciava tre frasi in inglese, Bao avrebbe trascorso più di un anno sperimentando la tecnologia dell’IA prima di riuscire a creare un video di lei che intona “tanti auguri” a sua madre. “Le gente pensa che io abbia perso la testa”, ha detto Bao in un’intervista ai media cinesi. “Ma – ha aggiunto -, voglio sentire di nuovo la sua voce“.

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L’impresa di cloni digitali

L’interesse per i cloni digitali dei defunti arriva mentre l’industria cinese dell’intelligenza artificiale continua ad espandersi verso avatar dalle sembianze umane. Secondo una stima, la dimensione del mercato per gli “esseri umani digitali” valeva 12 miliardi di yuan nel 2022 (circa 1,5 miliardi di euro), e si prevede che quadruplicherà entro il 2025.

Parte del motivo per cui le aziende tecnologiche cinesi investono nelle tecnologie per la creazione di esseri umani digitali è dovuta al fatto che l’enorme esercito di livestreamer del Paese – che lo scorso anno ha generato vendite stimate per 5 trilioni di yuan – si rivolge sempre più all’IA per creare cloni di se stessi e promuovere prodotti 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Festa di Qingming in Cina

Il saluto del (defunto) Tang Xiao’ou ai dipendenti

Il mese scorso, SenseTime, una delle principali società cinesi di intelligenza artificiale, ha messo in mostra le sue competenze in questo ambito all’assemblea generale annuale dell’azienda. Lo ha fatto attraverso il discorso del proprio fondatore, Tang Xiao’ou. “Ciao a tutti, ci incontriamo di nuovo – ha detto Tang in video ai dipendenti -. L’anno scorso è stato duro per tutti, ma credo che le cose difficili prima o poi passeranno”.

In effetti il 2023 di Tang è stato particolarmente difficile per usare un eufemismo. Perché l’uomo è morto il 15 dicembre all’età di 55 anni. Il suo discorso è stato tenuto da un clone digitale, addestrato dagli ingegneri di SenseTime utilizzando un grande programma di apprendimento automatico del modello linguistico addestrato su clip video e audio di Tang.

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Intelligenza artificiale, il caso Qiao Renliang

Il problema si verifica quando non sono solo le persone in lutto ad utilizzare l’intelligenza artificiale per “resuscitare” i defunti. In Cina fa discutere il caso di alcuni utenti social che hanno recentemente utilizzato vecchi filmati del cantante Qiao Renliang, morto suicida nel 2016 a 28 anni, per creare contenuti dei quali Qiao è il protagonista. In un video il suo clone dice: “In realtà, non me ne sono mai andato”. Indignati i genitori del giovane cantante secondo i quali il video in questione avrebbe riaperto “vecchie ferite” e sarebbe stato realizzato senza il consenso della famiglia.

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