Torna a conquistare le passerelle e i saloni di bellezza uno dei tagli simbolo degli anni Novanta: il “Christy Cut“, reso celebre dalla top model Christy Turlington. Con la nuova stagione alle porte, il caschetto corto, vaporoso e femminile, si conferma protagonista tra le tendenze capelli più richieste. Linee pulite, sensualità discreta e uno spirito decisamente pratico: sono questi gli elementi che decretano il ritorno in auge di un taglio capace di coniugare eleganza e carattere. Perfetto per la primavera 2025, il “Christy Cut” si adatta in particolare a chi ha capelli spessi e ben strutturati, ma anche le chiome lisce possono interpretarlo in chiave moderna, a patto che abbiano una buona consistenza.

Un’icona degli anni Novanta

Il debutto del taglio risale alla fine degli anni ’90, quando Christy Turlington, una delle top model più influenti di quel decennio insieme a Naomi Campbell, Cindy Crawford e Claudia Schiffer, lo sfoggiò sulle passerelle di nomi come Ralph Lauren e Carolina Herrera. Il taglio era corto, con volume, leggermente mosso e lasciava scoperta la nuca, incorniciato da una frangia appena accennata. Un look fresco e innovativo che conquistò immediatamente il pubblico, tanto che molte donne si precipitarono dal parrucchiere con la sua foto come riferimento. Oggi, a distanza di oltre vent’anni, quello stesso spirito minimalista ed essenziale torna a farsi sentire con forza, alimentato anche dalla riscoperta nostalgica della Gen Z, sempre più attratta dalle icone di stile del passato.

Eleganza semplice e senza tempo

Il successo del “Christy Cut” non è mai stato legato all’eccesso. Al contrario, ciò che ha reso questo taglio un classico intramontabile è proprio la sua naturalezza. In rottura con gli stili esuberanti degli anni Ottanta, il caschetto di Turlington portava con sé un messaggio di semplicità elegante, lontano dalle mode appariscenti. Compatto ma leggero, corto ma non estremo, il taglio valorizza i capelli mossi o naturalmente ondulati, donando un movimento spontaneo. La frangia, sottile e sfilata, incornicia il viso con delicatezza, aggiungendo un tocco di femminilità sobria. Uno dei suoi punti di forza più evidenti? La nuca scoperta, scelta allora audace, oggi rivisitata come gesto di stile e praticità, soprattutto in vista delle stagioni più calde.

Le reinterpretazioni contemporanee del “Christy Cut”

Come tutte le icone di stile, anche il “Christy Cut” è stato reinterpretato con nuove proporzioni e dettagli aggiornati. La modella Mathilda Gvarliani ne propone una versione moderna: leggermente più corto rispetto all’originale, con una frangia più lunga e piena. Il risultato mantiene intatto il fascino originario, con un tocco di freschezza che lo rende ancora attuale. Un’altra variazione interessante arriva da Taylor Hill, che sfoggia un taglio a metà tra il “Christy Cut” e il più grintoso pixie cut. Il risultato è un look essenziale, pulito, che conserva la versatilità del caschetto ma con un piglio più deciso.

Taylor Hill

Revival anni Novanta: non solo “Christy Cut”

Il ritorno del “Christy Cut” si inserisce in un panorama più ampio di revival estetici legati agli anni Novanta. Basti pensare al “bowl cut”, il taglio a scodella che è tornato in auge negli ultimi anni. Reso celebre da Linda Evangelista, a cui fu chiesto di tagliare la lunga chioma nel pieno della sua carriera, è diventato uno dei simboli di rottura rispetto ai canoni precedenti. C’è poi il “butterfly cut”, tornato in voga proprio questa stagione: un taglio pieno di scalature, a metà strada tra corto e lungo, che all’epoca fu cavallo di battaglia di Cindy Crawford. Anche oggi, questo look affascina per la sua versatilità e la capacità di donare volume e leggerezza. Infine, Claudia Schiffer, che negli anni Novanta seppe reinterpretare con successo il lungo leggermente ondulato ispirato a Brigitte Bardot: un look ancora oggi amatissimo, a dimostrazione di quanto quell’epoca continui a influenzare le tendenze contemporanee.