Esfoliante chimico o meccanico? I termini “peeling” ed “esfoliazione” vengono spesso confusi, anche se indicano tecniche differenti che mirano comunque allo stesso risultato: rimuovere le cellule morte dalla superficie cutanea per favorire un incarnato più levigato, radioso e uniforme. Meglio allora un peeling chimico o uno scrub esfoliante fisico? Dipende più che altro da te. O meglio, dal tuo tipo di pelle. Entrambi infatti rispondono a esigenze specifiche.

Ecco allora una mini guida alla scelta, con un piccolo promemoria sulle due tipologie di prodotto. Potresti scoprire di aver avuto false credenze sull’esfoliazione: i peeling chimici ad esempio risultano quasi sempre più soft rispetto agli scrub in granuli… lo sapevi?

Le differenze tra esfoliante chimico o meccanico

Gli esfolianti fisici – più comunemente noti come scrub – agiscono in modo diretto: minuscoli granuli o particelle abrasive rimuovono le cellule morte per azione meccanica, attraverso il massaggio. Il vantaggio principale? L’effetto immediato. La pelle appare subito più liscia, levigata e visibilmente pulita. Tuttavia, non è adatta a tutti. Su pelli sensibili, acneiche o con couperose, l’attrito può peggiorare la situazione causando microlesioni o irritazioni. Gli scrub funzionano meglio su pelli normali, grasse o resistenti, soprattutto in zone come naso, fronte o schiena, dove la pelle tende a ispessirsi di più. Il consiglio, in ogni caso, è quello di usarli con moderazione – una volta a settimana è spesso sufficiente – e di scegliere formule con particelle tonde e delicate.

IPA/Alamy

Non lasciarti ingannare dalla parola “chimici”, questo tipo di rinnovatori della pelle può risultare davvero soft. Si tratta di acidi specifici con diversa “potenza” – come gli alfa-idrossiacidi (AHA), i beta-idrossiacidi (BHA) e i poli-idrossiacidi (PHA) – capaci di sciogliere i legami tra le cellule morte dell’epidermide, e indurre così il ricambio naturale. Il risultato è una pelle più uniforme, luminosa e ricettiva ai trattamenti successivi. Tra i vantaggi principali: niente sfregamenti, azione mirata e la possibilità di scegliere molecole diverse in base al tipo di pelle.

Se hai la pelle sensibile o secca

Se hai pelle la sensibile, acneica o tendente alla couperose hai bisogno di un’esfoliazione super delicata. Ti sconsigliamo gli scrub e i vari esfolianti fisici con microparticelle perché risulterebbero irritanti su una barriera cutanea disidratata e in parte compromessa. Su una pelle sensibile meglio evitare anche la spazzola a secco, e puntare su un peeling leggero. Il migliore per te è quello con acido lattico: appiana le rughe superficiali e perdita di tonicità della pelle mentre stimola la produzione di collagene ed elastina; è, quindi, ottimo anche in caso di pelle disidratata e secca. Per sua natura, è anche fra gli acidi (o meglio, i poli-idrossiacidi o PHA) più delicati e meno irritanti in assoluto.

Una formulazione medio-leggera per un peeling light: Acido Lattico 10% + HA – Peeling di The Ordinary (€ 13,50 da Sephora).

Se hai la pelle normale

Se la tua pelle è normale, sei davvero fortunata! In questo caso hai a disposizione praticamente tutti i prodotti sul mercato… Scegli un esfoliante chimico o fisico in base alle tue necessità: se vuoi una soluzione express e un po’ di luminosità immediata, scegli uno scrub fisico. Se invece hai problemi di macchie cutanee, se vuoi agire in modo mirato sulle rughe o sull’uniformità del colorito, vai di esfoliante chimico. Prova anche le face-brush o un tool specifico per lo spazzolamento a secco sul viso, la circolazione riceverà una sferzata e la tua pelle ringrazierà.

La formula, fondente e argillosa, combina microgranuli di Noce dalle proprietà esfolianti agli attivi dolomitici: Maschera Scrub Linfa Detox di Dolomia (€ 28,50 in farmacia).
Un cuore d’argilla rivestito con un elegante abito di cotone biologico e seta, esegue un’esfoliazione efficace per ridare al viso la tonicità e pulizia originali. Il mhakka berbero stimola il microcircolo e risveglia la grazia del viso e lo splendore dell’incarnato con un semplice massaggio. Officine Universelle Buly (€ 12,30).

Se hai la pelle grassa

Le pelli grasse hanno una soluzione specifica: i Beta-idrossiacidi. Si tratta di molecole di dimensioni piuttosto grandi (più grandi rispetto agli alfa idrossiacidi) che agiscono in superficie. Tra i BHA, l’acido salicilico – di origine vegetale – è il più comune per i cosmetici per la pelle grassa o con tendenza a punti neri e acne, anche perché ha proprietà antibatteriche e antinfiammatorie. Sconsigliatissimi, invece, gli scrub fisici e in generale le esfoliazioni troppo ravvicinate: l’obiettivo è equilibrare la barriera cutanea, non eliminarla. Con troppi scrub, insomma, rischi l’effetto rebound, con una produzione di sebo addirittura aumentata.

Regola la produzione di sebo, ha un’azione antiage, anti imperfezioni e non irrita: ISDINCEUTICS Salicylic Renewal di Isdin (€ 54,90 in farmacia).

Se hai macchie cutanee

Esfoliante chimico o meccanico? Per schiarire le macchie cutanee, tra gli esfolianti chimici spiccano gli AHA come l’acido glicolico, estratto dalla canna da zucchero, e l’acido mandelico, un AHA derivato dalle mandorle amare, più delicato e adatto alle pelli sensibili o con macchie post-acne. Tra i BHA, l’acido salicilico, estratto dalla corteccia di salice, è ideale per pelli grasse e impurità. L’acido tranexamico, molecola di sintesi e di grande moda nell’ultimo periodo, agisce in profondità contro il melasma, spesso associato ad altri acidi. In ogni caso, ogni volta che usi un acido esfoliante è fondamentale proteggere la pelle dal sole.

Il Siero Rigenerante Vitamina C e Acido Glicolico di Royal Beauty (€ 12,90) favorisce il rinnovamento cellulare, riduce le macchie scure e promuove un incarnato uniforme e radioso.
Glycolic Acid Exfoliator 3.8% di Miamo è un esfoliante con Acido Glicolico al 3.8%. Aiuta a ridurre rughe superficiali, cicatrici da acne e migliora il tono dell’incarnato (€ 9, 20ml, in farmacia)