Se della cellulite conosciamo quasi tutto, un po’ meno conosciuto è il lipedema che però ultimamente è argomento di grande attualità. La bella stagione c’entra, ma fino a un certo punto. A renderlo un hot topic è senz’altro l’aumento delle visite specialistiche che consente diagnosi precise e sempre più differenziali dall’arcinota buccia d’arancia. A proposito, che differenza c’è tra cellulite e lipedema?

Cellulite e lipedema: quali sono le differenze?

«Cellulite e lipedema sono due condizioni croniche che spesso vengono confuse, ma in realtà sono molto diverse tra loro» spiega la dottoressa Maria Rosa Gaviglio, specialista in dermatologia e medico estetico a Milano e Pavia. «Entrambe hanno una componente genetica e ormonale, ma presentano manifestazioni completamente diverse».

Che cos’è la cellulite?

«La cellulite è un processo cronico, legato a una predisposizione genetica che fa sì che alcune donne abbiano nel tessuto adiposo un numero maggiore di recettori per gli estrogeni. Questo porta a ritenzione idrica e infiammazione del tessuto adiposo sottocutaneo, che progressivamente diventa duro e dolente» precisa la dermatologa.

La cellulite colpisce più spesso la culotte de cheval, la radice della coscia, i glutei e l’addome. Si manifesta con la classica pelle a buccia d’arancia, ma può diventare fibrosclerotica, cioè con tessuto duro e infiammato.

«Anche se c’è una predisposizione genetica, nella cellulite conta tantissimo lo stile di vita» sottolinea la dottoressa Gaviglio. «Il fumo, la pillola estroprogestinica, l’assenza di attività fisica, l’alimentazione scorretta, il sovrappeso sono tutti fattori che incidono sulla cellulite, peggiorandola non poco».

cellulite
Culotte de Cheval in presenza e assenza di cellulite – Shutterstock

Che cos’è il lipedema invece?

«Il lipedema, rispetto alla cellulite, è una vera e propria patologia cronica del tessuto adiposo. Ci si ammala quando si ha una predisposizione genetica all’aumento della quantità e dello spessore del grasso sottocutaneo, che diventa abnorme soprattutto su gambe e glutei. A differenza della cellulite, inoltre, non dipende dall’alimentazione né dall’attività fisica, nemmeno in minima parte.

Di solito il lipedema colpisce quasi esclusivamente le donne e si manifesta con gambe che diventano grosse, pesanti, spesso dolenti, con un tessuto adiposo che assume un aspetto globulare. Nei casi più gravi come il quarto stadio, il lipedema può sfociare nell’arto pseudo-elefantiasico (che ricorda quello di un elefante, ndr), con accumuli importanti di adipe a livello della culotte de cheval o vicino al ginocchio. Spesso questi accumuli adiposi deformi si vedono anche attraverso i vestiti, anche nei primi stadi della malattia».

A differenza della cellulite, il lipedema non risponde alla dieta o allo sport. «È una condizione genetica spesso collegata a insufficienza circolatoria, in cui il grasso si deforma e diventa doloroso. Purtroppo non dispone di contromisure risolutive, ma solo palliative».

Lipedema
Gli stadi del lipedema – Shutterstock

Quali sono le differenze tra cellulite e lipedema?

Tra cellulite e lipedema sono diverse le manifestazioni, l’età di insorgenza, l’evoluzione e la prognosi, cioè l’eventuale cura e risoluzione. In particolare, nella cellulite si verifica un processo più graduale, rispetto al lipedema: si parte dalla ritenzione idrica su base ormonale ed estrogena, con tessuti imbibiti di liquidi, che piano piano si infiammano e diventano duri e fibrosi. Nel lipedema. invece, si assiste un aumento di grasso sottocutaneo che deforma gli arti o uno solo degli arti, ed è doloroso al tatto e non solo.

In sintesi:

  • cellulite: affezione (e non vera patologia) condizionata da genetica, ormoni e stile di vita, può migliorare con alimentazione, sport e trattamenti estetici;
  • lipedema: malattia genetica cronica, indipendente da dieta o attività fisica, provoca accumuli di grasso deformanti e dolenti.

Cellulite e lipedema: chi colpiscono e a che età si manifestano?

La cellulite può comparire già a 18-20 anni, mentre il lipedema tende a manifestarsi soprattutto nella fase perimenopausale, cioè poco prima della menopausa, un periodo che può durare anche 10 anni. «Il lipedema è associato ai cambiamenti ormonali, sia degli ormoni sessuali che metabolici. Se per esempio è presente una insulino-resistenza il lipedema può peggiorare molto e talvolta coinvolgere anche le braccia, ma di solito interessa soprattutto gambe, fianchi e glutei».

Cosa si può fare contro la cellulite e il lipedema?

Ecco altre differenze. «Contro la cellulite ci sono molti trattamenti estetici che possono migliorare l’aspetto dei tessuti delle aree coinvolte, anche se la predisposizione rimane: mesoterapia, carbossiterapia, iniezioni di fosfotidilcolina (una sostanza che scioglie gli accumuli adiposi), radiofrequenza medicale, massaggi drenanti con o senza dispositivi high tech. Il tutto accompagnato da uno stile di vita sano.

Contro il lipedema, invece, le possibilità di trattamento sono limitate, o meglio: hanno poca speranza di ottenere risultati efficaci. Si può prendere in considerazione la liposuzione chirurgica, ma è un intervento molto invasivo che spesso non risolve definitivamente il problema. Tuttavia, si possono effettuare trattamenti per ridimensionare la condizione e ridurre i sintomi, che spesso coincidono con i trattamenti suggeriti per la cellulite.

Il lipedema è una patologia sottostimata?

«Non parlerei di un’epidemia di lipedema, ma è anche vero che è una patologia non sempre diagnosticata perché spesso confusa con un “semplice” sovrappeso. A volte, invece, le pazienti la scambiano con la cellulite che, si sa, è democratica, poiché colpisce i 2 terzi della popolazione femminile.
Di certo, oggi si parla di più di lipedema perché le donne si sottopongono a visite specialistiche con maggiore frequenza rispetto a una volta. E questo incide sull’aumento delle diagnosi.

A chi rivolgersi se si pensa di soffrire di lipedema

Il primo specialista di riferimento è il dermatologo o il medico estetico, che possono indirizzare a ulteriori accertamenti, come la visita endocrinologica per valutare l’assetto ormonale e la visita angiologica per effettuare l’ecodoppler vascolare.

È vero che il lipedema, a differenza della cellulite, non ha cura definitive (concetto aleatorio anche per la cellulite, in realtà), ma qualcosa si può fare. Che sia pressoterapia, massaggi drenanti, trattamenti di medicina estetica o semplicemente integratori per migliorare la circolazione, l’importante è agire per non arrivare a una sofferenza cronica del tessuto, che porta a una deformazione molto visibile» conclude la dottoressa Gaviglio.