L’estate 2025 rischia di gravare pesantemente sui bilanci delle famiglie italiane. Secondo un’analisi condotta da realtà specializzate nel confronto prezzi e dai dati raccolti da associazioni dei consumatori, le principali voci di spesa sono destinate ad aumentare in diversi settori, a partire dall’energia e dai trasporti fino ai costi legati al tempo libero e alla gestione della quotidianità.

Luce e condizionatori: i costi dell’estate

L’utilizzo massiccio dei condizionatori comporterà un incremento delle bollette. Anche con dispositivi efficienti, una famiglia che utilizza un solo apparecchio per circa sei ore al giorno nei mesi più caldi potrebbe spendere circa 140 euro in più. L’uso intensivo degli impianti di raffreddamento comporta anche una maggiore incidenza di guasti e interventi di manutenzione. Tapparelle, zanzariere e climatizzatori richiedono spesso controlli o riparazioni, per un costo che può variare dai 100 ai 300 euro. Aumenta anche l’utilizzo di acqua, tra docce frequenti e irrigazione dei giardini, con un impatto mensile tra i 20 e i 30 euro.

Assicurazioni e trasporti per le vacanze in estate

Chi programma una vacanza all’estero deve mettere in conto l’assicurazione di viaggio. La richiesta di queste polizze è cresciuta rispetto al 2024, con una spesa media di circa 36 euro per due settimane in Europa e cifre più alte per mete extraeuropee. I costi restano stabili, ma si inseriscono in un quadro più ampio di rincari legati agli spostamenti estivi. Il trasporto marittimo, soprattutto con veicolo al seguito, ha visto un aumento di quasi il 10%. I voli europei registrano un +7%, mentre quelli nazionali salgono anche del 21% durante il picco di Ferragosto. I treni, al contrario, non hanno subito aumenti ufficiali, ma la scarsità di offerte promozionali nelle settimane di maggiore richiesta fa lievitare il costo effettivo dei biglietti. Prenotare in anticipo diventa, quindi, essenziale per contenere la spesa.

Il prezzo del carburante giù

Chi viaggerà in auto potrà contare su un calo dei prezzi dei carburanti rispetto allo scorso anno. Per una tratta come Milano-Bari andata e ritorno, il risparmio medio varia tra 11 e 20 euro. Tuttavia, la situazione geopolitica potrebbe incidere negativamente sui listini. Tensioni internazionali rischiano di causare instabilità nel mercato del petrolio, con possibili rincari nei prossimi mesi.

Pedaggi e assicurazioni, piccoli rincari e qualche segnale positivo

Anche i pedaggi autostradali risentono dell’inflazione. Alcuni gestori hanno applicato un adeguamento dell’1,8%. Le tariffe assicurative per le auto sono in lieve crescita rispetto al 2024, ma in calo rispetto a sei mesi fa. Al contrario, le polizze moto hanno registrato un aumento su base semestrale, sebbene il confronto con l’anno precedente segni una leggera riduzione.

Il fenomeno delle vacanze a rate

Sempre più famiglie ricorrono a prestiti per finanziare le vacanze. Nei primi cinque mesi dell’anno, le richieste di finanziamenti legate ai viaggi sono aumentate, con un importo complessivo stimato superiore ai 220 milioni di euro. Un dato che segnala una crescente difficoltà nel sostenere i costi delle ferie senza ricorrere a soluzioni dilazionate.

Centri estivi e baby-sitter

Anche chi non parte per le vacanze si trova ad affrontare costi elevati. Le spese extra tra giugno e settembre, escluse le vacanze e i centri estivi, variano in media tra i 1.500 e i 3.000 euro per una famiglia con uno o due figli. L’aumento dei consumi è legato all’incremento delle attività ricreative, all’assistenza per i bambini e alla gestione della casa in estate. I centri estivi privati comportano costi elevati, fino a 700 euro al mese per figlio. Anche nelle strutture pubbliche, il costo per il tempo pieno si aggira intorno ai 100 euro settimanali, con variazioni geografiche importanti. In alternativa, molte famiglie si affidano a baby-sitter, con tariffe tra i 7 e i 10 euro l’ora e spese mensili che possono superare i mille euro. L’estate è sinonimo di cambio stagione anche per i più piccoli. Tra sandali, costumi, cappellini e abiti leggeri, la spesa media per ciascun figlio può oscillare tra i 150 e i 250 euro. Un onere che si somma a tutte le altre voci di spesa legate alla stagione.

Il tempo libero in estate ha un costo

Le serate all’aperto, i parchi divertimento, i gelati, le cene fuori: tutte attività tipiche dell’estate che, però, comportano una spesa non trascurabile. Si calcola che il costo per famiglia possa variare tra i 300 e i 600 euro nei tre mesi centrali della stagione. Un’uscita giornaliera può diventare piuttosto costosa, soprattutto se si includono noleggi di mezzi per i bambini o attività extra. Una famiglia media può arrivare a spendere fino a 400 euro in gite estive non programmate, che si aggiungono alle spese ordinarie.