Donna seduta suk divano di spalle guarda la televisione

La televisione resta la più amata degli italiani: la guarda il 96%

La televisione resta il media più amato degli italiani. Carta stampata in crisi, ma si arresta l'emorragia nella vendita di libri

È ancora una volta la televisione il media più amato dagli italiani, con una crescita sempre più legata a quella via Internet. Ad evidenziarlo è il 19° Rapporto Censis sulla comunicazione, riferito ai dati del 2023, e secondo il quale a guardare la televisione è complessivamente il 95,9% degli italiani (+0,8% rispetto al precedente Rapporto).

Il boom della mobile tv

La percentuale dell’utenza televisiva è la somma di più componenti: la stabilità del numero di telespettatori della tv tradizionale (il digitale terrestre: +0,9% rispetto al 2022), una lieve crescita della televisione satellitare (+2,1%), il continuo rialzo della tv via internet (web tv e smart tv passano al 56,1% di utenza, ovvero oltre la metà della popolazione, con un +3,3% in un anno) e il boom della mobile tv, che è passata dall’1,0% di spettatori nel 2007 al 33,6% di oggi (più di un terzo degli italiani).

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La radio si ascolta via smartphone

Anche la radio continua a rivelarsi all’avanguardia all’interno dei processi di ibridazione del sistema dei media. Complessivamente, i radioascoltatori sono il 78,9% degli italiani, con una lieve flessione da un anno all’altro (-1,1%). Ma se la radio ascoltata in casa attraverso l’apparecchio tradizionale subisce un piccolo calo passando al 45,6% di utenza (-2,4% rispetto al 2022), l’autoradio si attesta al 69,1%, confermandosi su livelli prepandemici. Per quanto concerne l’ascolto delle trasmissioni radiofoniche via internet con il pc (18,2% degli utenti) e con lo smartphone (24,1%), si registra una crescita importante nel lungo periodo (rispettivamente +10,6% e + 20,5% dal 2007 ad oggi), ma un calo nel breve (rispettivamente -2,2% e -5,0% tra il 2022 e il 2023).

Coppia davanti alla televisione

L’89,1% degli italiani on-line

Gli utenti di Internet, smartphone e social network si sono stabilizzati su livelli altissimi: tra il 2022 e il 2023 si è registrato un consolidamento dell’impiego di internet da parte degli italiani che hanno raggiunto l’89,1% di utenza, con una differenza positiva di 1,1 punti percentuali in un anno.

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Le piattaforme preferite dai giovani

Tra le piattaforme on line più frequentate tra i giovani (14-29 anni) il 93,0% utilizza WhatsApp, il 79,3% YouTube, il 72,9% Instagram, il 56,5% TikTok. In lieve flessione tra gli under 30, oltre a Facebook (passato dal 51,4% del 2022 al 50,3%), anche Spotify (dal 51,8% al 49,6%) e Twitter (dal 20,1% al 17,2%). Colpisce la discesa di due piattaforme partite bene ma che nel tempo hanno arrestato la loro corsa: Telegram (passato dal 37,2% del 2022 al 26,3%) e Snapchat (dal 23,3% all’11,4%).

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La stampa resta in crisi, si arresta l’emorragia di libri

La carta stampata continua il suo trend negativo con un sempre minore numero di copie vendute nelle edicole e una contrazione anche delle copie digitali, mentre arrivano segnali più confortanti per i libri.

Per i media a stampa si accentua ulteriormente la crisi ormai storica, a cominciare dai quotidiani cartacei venduti in edicola, che nel 2007 erano letti dal 67,0% degli italiani, ridottisi al 22,0% nel 2023.
Il calo è stato 3,4% in un anno e del 45,0% in quindici anni. Anche gli utenti dei quotidiani online diminuiscono al 30,5% (-2,5% in un anno), mentre sono stabili quanti utilizzano i siti web d’informazione: restano il 58,1% come nel 2022, ma sono cresciuti del 21,6% dal 2011.

Nel 2023 si arresta invece l’emorragia di lettori di libri: gli italiani che leggono libri cartacei sono il 45,8% del totale e segnano una ripresa del 3,1% rispetto allo scorso anno ma un calo del 13,6% rispetto al 2007.

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