Città di Lussemburgo

Lavorare da remoto? Le migliori (e le peggiori) città d’Europa

Brother Uk ha stilato la classifica delle migliori città europee per lavorare da remoto. In testa una capitale che non ti aspetti...

La vita in ufficio ti deprime? Sogni di lavorare all’estero ma non sai dove andare? Un nuovo studio ha rivelato quali sono le migliori e le peggiori città europee per lavorare da remoto nel 2024. La classifica, stilata da Brother UK, ha analizzato una serie di fattori come la velocità del Wi-Fi, il prezzo per l’affitto di un appartamento (elettricità compresa), la sicurezza della città e il costo generale della vita. Ha quindi determinato un punteggio complessivo arrivando a una graduatoria.

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Gb, Francia, Spagna e Germania escluse dalla top ten

In una scala da 0 a 100, la Città di Lussemburgo si è rivelata la migliore, con il punteggio di 68,04. A seguire Olomouc, Repubblica Ceca (64.27) e Rotterdam (Paesi Bassi), medaglia di bronzo con 63.88. Chiudono la top 5 la danese Aalborg (63,84) e l’islandese Reykjavik (63,72).

La città olandese di Utrecht si piazza sesta, con 63,61, seguita da Arhus, Danimarca (63,56); Eindhoven (Olanda) e Plzen (Repubblica Ceca) ottave a pari merito (63.53). Chiude Oradea, in Romania (63,44).

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Città di Lussemburgo il meglio per lavorare da remoto

“La Città di Lussemburgo ha un punteggio di idoneità al lavoro da remoto più alto del 6% rispetto alla seconda città migliore, Olomouc”, ha affermato Brother UK. “Si è inoltre classificata ai primi posti anche per altri parametri, con un punteggio impressionante quanto a qualità della vita e valori molto buoni su indice sanitario e di felicità“.

Tra i pregi di Olomouc, sottolinea Brother UK, c’è invece quello del prezzo degli affitti. Un appartamento con una camera da letto fuori dal centro “costa 410 euro al mese con una spesa per il Wi-Fi di soli 18 euro”.

Atene

Lavorare da remoto all’estero? Evitate Atene e Parigi

In cima alla lista delle 10 città peggiori, Atene ha ottenuto un modesto 50,34. Seguono da vicino l’altra greca Salonicco (seconda, 50,87) e Belgrado, in Serbia (51,94).

La graduatoria delle peggiori continua con Patrasso, Grecia (52,33); Limassol, Cipro (53,29); Novi Sad, Serbia (53.39); Larnaca, Cipro (53.78); Sarajevo, Bosnia ed Erzegovina (53,9); Parigi, Francia (54.21) e Lione, Francia (54.58).

“Nonostante il suo valore storico e culturale, Atene è la peggiore città europea per i lavoratori a distanza – scrive Brother UK -. La capitale della Grecia è tra le 15 città in Europa con il punteggio più basso nell’indice di sicurezza (- 20% rispetto a Città di Lussemburgo)”.

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