Papà manager ha in braccio il suo bambino

L’indagine: l’85% dei papà manager vuole il congedo parentale

I papà manager sempre più inclusi nelle dinamiche educative e di cura in famiglia: l'85% di loro vorrebbe il congedo parentale obbligatorio

L‘85% dei papà manager under 45 in Italia vorrebbe poter trascorrere più tempo con i propri bambini, dicendosi d’accordo sul fatto di rendere obbligatorio anche il congedo parentale. Il dato emerge da un’indagine di Manageritalia, con la collaborazione tecnica di Ipsos.

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Cambia il ruolo di papà manager

La ricerca ha esplorato le opinioni e le aspettative dei manager in merito al ruolo del padre, alla conciliazione tra vita professionale e vita privata e alle politiche di welfare aziendale. I dati raccolti dall’indagine di Manageritalia indicano che la mentalità sta cambiando e che anche i papà vogliono sentirsi più inclusi nelle dinamiche educative e di cura. Opinione condivisa dal 92% dei 1.000 papà manager italiani intervistati, convinti che questo cambiamento sia, almeno in parte, avviato. Quanto emerge dimostra dunque un rinnovato interesse dei papà per la cura della famiglia e anche per la parità di genere, in contrasto con il modello “tradizionale” di famiglia, sempre più anacronistico e discriminatorio.

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Welfare aziendale, cosa chiedono i manager

Oltre alle considerazioni su congedo parentale e la rinnovata mentalità degli uomini, la ricerca indica che il 79% dei manager ha aumentato il tempo dedicato ai figli durante il lockdown, sperimentando nuove modalità di relazione e di condivisione delle responsabilità familiari, con il 74% che riconosce che il lavoro agile ha favorito una maggiore flessibilità e una migliore conciliazione tra vita professionale e vita privata. Infine il 67% dei manager si dichiara soddisfatto delle politiche di welfare aziendale offerte dal proprio datore di lavoro, ma il 58% vorrebbe che fossero ampliate e personalizzate in base alle esigenze dei dipendenti.

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Come funziona il congedo di paternità?

Nonostante la crescente richiesta di maggiore flessibilità e conciliazione tra vita professionale e vita privata, il congedo di paternità per il 2024 non presenta novità rispetto agli anni precedenti. Il periodo di assenza obbligatoria dal lavoro che spetta ai neo papà resta infatti confermato a 10 giorni, che diventano 20 in caso di gemelli. Una situazione che mette in difficoltà i papà-lavoratori, in particolare quelli che ricoprono ruoli manageriali, per i quali il concetto di “orario di lavoro” è spesso aleatorio. Il congedo di paternità va usufruito entro i primi 5 mesi di vita del bambino. Durante il congedo di paternità, il lavoratore ha diritto a un’indennità pari al 100% della sua retribuzione.

Papà manager lavora al pc con il figlio vicino

Quanto dura il congedo parentale?

Mentre il congedo di paternità (così come quello di maternità) è obbligatorio, il congedo parentale resta ancora una misura facoltativa in Italia. Spetta ai genitori entro i primi 12 anni di vita del bambino per un periodo complessivo, tra i due genitori, non superiore a dieci mesi secondo le nuove norme, elevabili a undici se il padre lavoratore si astiene dal lavoro per un periodo, continuativo o frazionato, di almeno tre mesi.

I mesi di congedo parentale possono essere utilizzati anche non consecutivamente ed essere ripartiti non equamente dalla coppia, ma nessuno dei due genitori può usufruire del congedo parentale per più di 6 mesi. I genitori possono usufruire il congedo parentale anche contemporaneamente.

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A quanto ammonta l’indennità del congedo parentale?

La Manovra ha aumentato l’indennità del congedo parentale 2024. Seguendo le disposizioni introdotte dalla Legge di Bilancio 2023 l’indennità del secondo mese sale dal 30% al 60%, che diventa 80% per il 2024. La legge di Bilancio, infatti, ha inserito una nuova norma che porterà i primi due mesi di congedo parentale a un indennizzo dell’80%. Più nello specifico, il congedo parentale 2024 prevede che, nel corso del nuovo anno, l’indennità per il primo mese sale dal 60% all’80% mentre il secondo mese resterà all’80% solo per le famiglie che terminano il congedo obbligatorio entro il 31 dicembre 2024.

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