Una donna viene promossa sul lavoro

Umiltà: una ricerca svela quanto conta per la carriera

Ti hanno sempre detto che per avere successo nel lavoro e fare carriera dovresti essere più egoista e avere un carattere dominante. Ma sarà proprio così? Ecco cosa hanno scoperto alcuni ricercatori

Essere umile sul lavoro può aiutarti ad avanzare nella carriera. Lo sostiene un nuovo studio condotto dai ricercatori dell’Università del Colorado Boulder, dell’Università del Sussex nel Regno Unito e della Nanyang Technological University di Singapore e pubblicato sulla rivista Human Resource Management.

Fino a oggi, si pensava che per scalare la piramide aziendale fosse necessario avere una personalità dominante ed egoista. Invece, ora si scopre che l’umiltà può essere di grande aiuto per ottenere le promozioni che sogni.

Il potere dell’umiltà

“L’umiltà è caratterizzata dal riconoscimento dei propri limiti e dall’apertura a nuove informazioni e feedback, che facilita l’apprendimento e la crescita personale”, ha spiegato a Newsweek il coautore dello studio David Hekman, professore associato presso la Leeds School of Business dell’Università del Colorado.

Ha aggiunto: “Questa mentalità di crescita, a sua volta, può portare a migliori relazioni di mentoring, poiché gli individui sono visti come più accessibili e disposti a investire nello sviluppo degli altri. Inoltre, l’umiltà può migliorare le dinamiche sociali all’interno del posto di lavoro, favorendo la collaborazione e riducendo i conflitti. Questo contribuisce a una reputazione positiva e può facilitare la propensione delle persone a raccomandarti per le promozioni”.

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Come si è svolto lo studio

I ricercatori hanno intervistato 610 capi in 18 settori di lavoro. Inoltre hanno preso in considerazione 21 ruoli lavorativi. I colleghi dei capi hanno riferito quanto i leader fossero umili. I subordinati hanno dettagliato il loro comportamento. I capi diretti hanno affermato di avere segnalato il loro modo di essere e i superiori hanno valutato l’opportunità di una promozione.

I risultati dello studio hanno messo in evidenza che i capi umili sono più propensi a fare da mentori agli altri, il che rafforza il loro status di leader. Di conseguenza, sono anche più promuovibili. Infatti, tutti hanno riconosciuto loro tre pregi: l’abilità a vedere se stessi in modo accurato, la capacità di ammettere i propri errori e il sapere riconoscere i punti di forza e i contributi degli altri.

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Umiltà, l’importanza di ammettere i propri errori

Di solito, per un capo ammettere pubblicamente i propri errori viene vista come una cosa controproducente, specie se si è in ballo per una promozione ambita da altri. Lo studio ha, però, dimostrato che confessare che si è sbagliato potrebbe funzionare a proprio favore.

Questo perché essere umili può aiutare a coltivare una rete di supporto e fiducia. Al contrario, scegliere un percorso di dominio può essere rischioso, perché un singolo errore può renderti vulnerabile rispetto ai concorrenti desiderosi di usurpare la tua posizione. L’adozione dell’umiltà ti circonda di persone che ti rispettano e ti sostengono. Gli errori sono più facilmente perdonabili, aprendo un percorso più lento ma più resiliente verso la leadership.

I risultati mostrano che i leader non devono adattarsi allo stereotipo di The Wolf of Wall Street per avere successo. Invece, fare da mentore agli altri in modo informale e ammettere le proprie mancanze può aiutare i leader a coltivare il proprio status e la fiducia. Lo stereotipo del capo narcisista ed egoista è ormai datato. L’umiltà offre un percorso più stabile e meno visibile verso il successo.

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