Sotto il cielo di Roma, tra il profumo di caffè al bar e gli onnipresenti sampietrini, questo è l’anno giusto per regalarsi un tour molto speciale. Da San Pietro a San Giovanni in Laterano, da Santa Maria Maggiore a San Paolo fuori le Mura, le quattro basiliche papali della città diventano le tappe di un trekking urbano che unisce la fede del pellegrino allo sguardo del viaggiatore. Pronta ad andar per miracoli grazie a questo tour di Roma nei mesi del Giubileo?

1. San Pietro, cuore della cristianità

Il tour di Roma durante il Giubileo inizia da qui. La Basilica di San Pietro, progettata per ospitare 20.000 persone, colpisce per la grandiosità della facciata e il colonnato del Bernini: da due appositi dischetti di ferro incastonati nella piazza, e solo da lì, le 284 colonne appaiono perfettamente allineate.
Per tutto il Giubileo sono previste messe in più lingue, concerti sacri e preghiere notturne. A pochi passi, i Musei Vaticani offrono un percorso guidato speciale, “Pellegrini di Speranza”, che mette in risalto le opere simbolo di rinascita.

Roma i meravigliosi soffitti della Basilica di San Pietro
I meravigliosi soffitti della Basilica di San Pietro. Foto: Pexels

Ma fuori dalle Mura l’Anno Santo si vive soprattutto all’aperto. In fondo a via della Conciliazione, la nuova Piazza Pia pedonale regala una prospettiva inedita sul Cupolone. Lì vicino Castel Sant’Angelo, mausoleo dell’imperatore Adriano diventato poi fortezza papale, apre al pubblico il Passetto di Borgo: un passaggio segreto verso il Vaticano, in parte panoramico, che in passato i pontefici hanno usato come via di fuga (è successo durante il Sacco di Roma del 1527).

Roma, uno dei 10 angeli di Ponte Sant’Angelo
Uno dei dieci angeli di Ponte Sant’Angelo. Foto: Pexels

Tutt’intorno Borgo Pio cambia aspetto con il passare delle ore: di giorno è un fiume di turisti e religiosi, mentre la sera con i sampietrini che risuonano sotto i passi e le luci gialle dei lampioni vale una passeggiata fuori dal tempo.

MERITA LA VISITA: La ciclovia Monte Ciocci-San Pietro collega la via Francigena alla basilica attraverso la Riserva Naturale di Monte Mario. Da un muretto panoramico, che recita «Ma dimmi quante volte hai visto il cielo sopra Roma e hai detto “Quant’è bello”» (una citazione del gruppo hip hop romano Colle der Fomento), si ha una vista spettacolare sulla città. Da giugno, sotto quel cielo, c’è anche “Il Cinema in piazza”, rassegna open air della Fondazione Piccolo America.

2. Santa Maria Maggiore, tra miracoli e Suburra

In meno di un’ora a piedi, quattro chilometri tra piazze storiche e capolavori, si arriva alla basilica di Santa Maria Maggiore, una delle più amate dai romani, soprattutto da quando ospita la tomba di Papa Francesco. Dedicata al culto della Vergine, sorge sull’Esquilino in una delle zone più multiculturali di Roma. Ogni 5 agosto, durante la messa, una pioggia di petali bianchi scende dal soffitto evocando la “neve miracolosa” con cui la Madonna avrebbe indicato, secoli fa, il luogo dove far costruire la chiesa. Lungo il percorso meritano una sosta Piazza Navona, che fino all’Ottocento per volere dei Papi veniva allagata per ospitare spettacolari naumachie (simulazioni di battaglie navali) e Campo de’ Fiori, dove il mercato mescola street food e prodotti freschi.

Il Pantheon. Foto: Pexels

Da non perdere durante il tuo tour di Roma col Giubileo la chiesa di San Luigi dei Francesi con tre maxi tele del Caravaggio (in mostra anche a Palazzo Barberini fino al 7 luglio) e il Pantheon, monumento meglio conservato dell’antica Roma, dove il fascio di luce dalla cupola segna le ore come una meridiana.
Svoltando su via del Corso, si raggiunge Piazza Venezia e il Vittoriano, ma per una vista sorprendente sali sulla Terrazza Caffarelli. Proseguendo per il rione Monti, l’antica Suburra, si passeggia tra palazzetti ricoperti di edera e botteghe vintage. Piccola deviazione: la basilica di San Pietro in Vincoli con il Mosè di Michelangelo, le cui vene sembrano pulsare.

MERITA LA VISITA: All’inizio di via Nazionale, sopra un muraglione, si trova l’unico giardino pensile di Roma: Villa Aldobrandini, recentemente riaperta dopo anni di incuria. Da qui la vista spazia dai Fori al Quirinale.

3. San Giovanni in Laterano, madre di tutte le chiese

Dal santuario mariano in mezz’ora di camminata si giunge a San Giovanni in Laterano, prima basilica cristiana costruita in città. Restaurata da Borromini per il Giubileo del 1650, è un trionfo barocco di luce e geometrie. Nella piazza, l’obelisco più antico e alto della città svetta in lontananza tra 12 fontane a sfioro e spazi verdi, frutto della recente riqualificazione. Al di là della strada, la Scala Santa che Gesù salì nel giorno della Passione per recarsi da Ponzio Pilato: ancora oggi i pellegrini la percorrono in ginocchio, in silenziosa preghiera. Per una meta meno affollata, cerca la chiesa a pianta circolare di Santo Stefano Rotondo che domina il Celio.

Roma, le statue disposte sulla balaustra lungo il perimetro della facciata di San Giovanni in Laterano. tour roma giubileo
Le statue disposte sulla balaustra lungo il perimetro della facciata di San Giovanni in Laterano. Foto: Shutterstock

MERITA LA VISITA: Tutto il quartiere a sud del Colosseo emana un’antica sacralità, tra monumenti fatiscenti, parchi con statue e musei meno noti, come il Museo della Forma Urbis che custodisce frammenti preziosi della gigantesca pianta marmorea dell’antica Roma. Si raggiunge percorrendo il Clivo di Scauro, una strada romana incorniciata da archi medievali.

4. San Paolo fuori le Mura

Più di un’ora a piedi (ma si può anche arrivare in metro) fino alla basilica di San Paolo fuori le Mura, che conserva la tomba dell’apostolo Paolo sotto l’altare maggiore. Le cinque navate, le 80 colonne, i mosaici che riflettono la luce del sole, le palme sul piazzale: tutto invita alla contemplazione. Accanto alla basilica si trova il Giardino dei Semplici (visitabile su prenotazione), dove i monaci coltivano erbe officinali secondo la tradizione benedettina. I rimedi naturali sono venduti nella Spezieria Monastica, disponibile anche per consulti fitoterapici gratuiti.

Tornando verso il centro, a cavallo di viale Ostiense, s’incontrano i quartieri Garbatella e Testaccio, con il suo mercato, l’ex mattatoio riconvertito in polo culturale e il Cimitero Acattolico. All’ombra della Piramide Cestia riposano personaggi che, per legge della Chiesa, non possono essere sepolti in territorio consacrato come John Keats, Percy Bysshe Shelley, Antonio Gramsci e Andrea Camilleri. Cipressi, epigrafi poetiche e una colonia di gatti.

MERITA LA VISITA: Più a sud, nella periferia del quartiere di Tor Marancia, 20 artisti internazionali hanno trasformato le facciate delle case popolari in monumentali opere di street art.