Roma è la sua città d’elezione, il rosso il colore fille rouge della sua carriera pluridecennale. Hai capito di chi stiamo parlando? Ovviamente del Signor Valentino Garavani. E se anche tu hai sognato davanti alle sue creazioni così eleganti e glamour, dal prossimo 25 maggio puoi vederle con i tuoi occhi. A pochi passi da Piazza di Spagna – a Roma, al civico 23 di Piazza Mignanelli – lo spazio culturale PM23, inaugurato lo scorso 22 maggio, ospita la sua prima mostra, Orizzonti | Rosso, dedicata alle più iconiche creazioni rouge di Valentino Garavani.

La mostra degli abiti rossi iconici di Valentino Garavani a Roma

Si dice che il rosso sia il primo pigmento che il genere umano ha imparato a creare e riprodurre (ti ricorda qualcosa la storia della porpora fenicia?). Nei secoli questo colore ha mantenuto tutto il suo fascino e potere evocativo, arricchendosi di significati sempre nuovi. È anche per questo che la Fondazione Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti ha voluto che la prima mostra nel nuovo spazio culturale PM23 fosse dedicata proprio al colore rosso. Qui, 50 degli abiti più iconici di Valentino Garavani sono esposti insieme a trenta opere d’arte moderna e contemporanea, molte delle quali arrivano a Roma per la prima volta.

Lo spazio PM23 di Roma ospita la mostra Orizzonti | Rosso. Courtesy of Press Office

Andy Warhol, Clyfford Still, Cy Twombly, Francis Bacon, Jean-Michel Basquiat, Louise Bourgeois, Gerhard Richter, Helen Frankenthaler, Marlène Dumas, Mark Rothko e Pablo Picasso, accanto a maestri italiani quali Afro Basaldella, Agostino Bonalumi, Alberto Burri, Alighiero Boetti, Luca Capogrosso, Lucio Fontana e Mario Schifano. Sono solo alcuni degli artisti le cui opere dialogano insieme agli abiti del Signor Valentino.

Lo spazio espositivo PM23. Courtesy of Press Office

Rosso, come il cuore della maison fondata da Valentino Garavani

La mostra di Roma dedicata alle creazioni di Valentino Garavani indaga il rosso attraverso le lenti dell’arte e della moda. Il risultato è un percorso in cui questo colore emerge in tutta la sua forza simbolica ed estetica. Ma l’esposizione è soprattutto una celebrazione dell’eredità dell’Imperatore della Moda che ha fatto del rosso il suo tratto distintivo. Infatti, è l’unico couturier ad aver costruito un corpus espressivo così sostanzioso e riconoscibile intorno a una sola tonalità. Dal celebre abito “Fiesta”, apparso nella collezione d’esordio del 1959, fino all’ultima creazione del 2008, il rosso di Valentino è divenuto una firma inconfondibile, sigillata dal valore della bellezza che, come sostengono i creatori della Fondazione Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti, ha «il potere di elevare, trasformare e lasciare un segno indelebile nella vita delle persone».