

Dagli antichi Greci ai nostri giorni, la Valeriana è una delle piante più utilizzate in fitoterapia. Scopriamone tutti i benefici
I benefici della valeriana
Dagli antichi Greci ai nostri giorni, la valeriana è una delle piante più utilizzate in fitoterapia. Le indiscusse proprietà terapeutiche, nonché l’attenta caratterizzazione di tutti i principi attivi in esso contenuti, fanno della Valeriana un rimedio naturale di comprovata efficacia.
Nei prossimi paragrafi proveremo a descriverne i principali benefici, gli utilizzi, ma anche le possibili controindicazioni.
Le proprietà della Valeriana
Alla Valeriana Officinalis vengono attribuite numerosissime proprietà fitoterapiche, per lo più legate alla presenza di specifici principi attivi. In particolar modo, dalle radici di questa pianta è possibile estrarre molecole come l’acido valerenico, valepotriati, numerosi flavonoidi e glicosidi bioattivi.
La ricchezza biologica di questa pianta dona alla Valeriana, proprietà:
- Ansiolitiche;
- Antidepressive;
- Anticonvulsivanti e miorilassanti;
- Blandamente analgesiche.
Per questi motivi, il suo utilizzo è molto apprezzato in caso di:
- Disturbi del sonno e insonnia;
- Disturbi d’ansia e irrequietezza;
- Dolori addominali;
- Sindrome premestruale;
- Dolori muscolari e sindrome da stanchezza cronica.
Valeriana e funzioni sessuali
Bocciate le supposte attività afrodisiache di questa pianta, la Valeriana si è tuttavia dimostrata utile nel gestire alcuni disturbi legati alla sfera sessuale.
Più precisamente, l’uso adeguato di Valeriana potrebbe ridurre la sintomatologia dolorosa in corso di sindrome premestruale e migliorare la qualità di vita in corso di menopausa. Nel dettaglio, consentirebbe di affrontare meglio il riposo notturno e di lenire la sintomatologia tipica climaterica quale vampate di calore, irritabilità e nervosismo.
La valeriana fa dimagrire?
È credenza generale che la Valeriana possa avere effetti sulla forma fisica ed in particolare che possa favorire il dimagrimento. Nonostante alcune documentate attività adattogene, preziose per far fronte nella maniera migliore a periodi stressanti, gli studi attualmente non attribuiscono in alcun modo a questa pianta funzioni dimagranti o di miglioramento metabolico.
Dovremmo pertanto preferirne il consumo per le altre attività documentate, per le quali la valeriana è assolutamente preziose.
Come utilizzare la Valeriana: tisana, gocce o compresse?
Ad oggi esistono numerosissimi modi di assumere la Valeriana, dalla formulazione in compresse alle tisane.
Tuttavia per poter estrarre al meglio tutti i principi attivi la forma migliore è quella dell’estratto alcolico, che consente, tra l’altro, di standardizzare la dose di principi attivi. In questo modo, l’effetto è garantito, per la presenza di principi attivi e soprattutto facilmente riproducibile.
Un esempio è l’assunzione di 450 mg di estratto alcolico al 70% (0,8% di acido valerenico) da assumere sotto forma di gocce, prima di coricarsi, per ottimizzare l’efficacia sedante della pianta.
E la valeriana in compresse?
Se per svariati motivi, non puoi permetterti di assumere qualsiasi forma di alcol, seppur in minime dose, allora potrai provare ad utilizzare le compresse di valeriana. Assicurati tuttavia di scegliere un prodotto che ti garantisca una titolazione del principio attivo, ossia che sull’etichetta definisca la presenza in concentrazioni note del principio attivo, per esempio acido valerinico, così da esser sicura della sua efficacia.
Controindicazioni: può far male?
Nonostante la Valeriana ed i suoi principi attivi risultino generalmente ben tollerati, l’uso prolungato nel tempo potrebbe determinare la comparsa di reazioni avverse cardiologiche, come bradicardia e ipertensione e disturbi neurologici come insonnia ed emicrania.
Per questi motivi il suo utilizzo è controindicato in caso di gravidanza e allattamento ed in soggetti sottoposti a terapia antidepressiva.
Domande e risposte
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