La festa del papà, così come la corrispondente festa della mamma, in Italia, ha cominciato a essere oggetto di discussione nel momento in cui le prime coppie omosessuali hanno iniziato a costituire nuclei familiari con dei figli nati all’estero attraverso le pratiche della fecondazione eterologa o dell’utero in affitto. Ma come viene festeggiata la festa del papà dalle famiglie omogenitoriali?
Il primo caso che ha coinvolto la festa del papà e le famiglie omogenitoriali risale al 2013 ed è avvenuto in un quartiere romano: per non ferire l’alunno con due mamme lesbiche tutti gli altri bambini non hanno festeggiato la festa del papà. Ovviamente la decisione ha scatenato la protesta dei genitori. Naturalmente, non si è trattato di un caso isolato. Ma cosa fare per comportarsi in maniera politically correct per non discriminare un bambino e ritrovarsi a discriminarne altri 30 (di una stessa classe per esempio), sottraendo loro un momento a cui avrebbero diritto?
La festa del papà è un modo di celebrare uno dei due genitori, una festa nata in maniera complementare e contrapposta a quella della mamma, per dirla in termini moderni, la festa del genitore 2. Una festa che celebra l’amore di un genitore per il proprio figlio e viceversa. Perché l’amore non ha sesso, esattamente come una festa che celebra la genitorialità.